venerdì 28 ottobre 2011

Danzaterapia!!

Fin da bambina ho sempre amato la danza, in tutte le sue forme e in tutti i suoi stili. Sono sempre stata convinta che ballare fosse un fantastico modo per scaricare le tensioni e le ansie, oltre che per tenersi in forma.
Sono tanti i genitori che iscrivono i propri figli, ma soprattutto le proprie figlie, a corsi di danza, principalmente per farli socializzare e tenerli impegnati dopo la scuola, in attività possibilmente diverse dal guardare la televisione e giocare con i videogames.
Quello che pochi genitori sanno però, è che la danza può essere un eccellente mezzo di comunicazione.
Attraverso il movimento corporeo, infatti, il bambino ha la possibilità di esprimere se stesso, le proprie emozioni e anche i propri disagi, senza dover necessariamente usare il  linguaggio verbale, che a volte può risultare abbastanza complicato per un bambino piccolo che non possiede ancora un vocabolario così vasto da riuscire ad esprimersi in modo chiaro e comprensibile.
Nel corso della DANZATERAPIA i bambini sono impegnati in vari tipi di esplorazioni attraverso il corpo (per esempio, strisciare sul pavimento, rotolare, ecc.) cominciando, in questo modo, ad avere una maggiore consapevolezza di ogni parte del proprio corpo, in contatto con la terra; ciò comporta inoltre, l'acquisizione di una maggiore confidenza con lo spazio che li circonda.
Lavorando in gruppo, imparano anche a condividere le loro esperienze con altri bambini:  è solamente attraverso una maggiore confidenza con il proprio corpo e con le possibilità che questo offre, che i bambini riescono ad interagire con gli altri.
Esiste poi un altro tipo di danzaterapia, chiamata PSICODANZATERAPIA, il cui obiettivo è quello di prevenire e superare problematiche psicopatologiche attraverso il ballo: questa disciplina,  si propone di adottare vere e proprie tecniche di desensibilizzazione, tecniche comportamentali di condizionamento e training di assertività che, attraverso i balli di coppia, ad esempio,  mettono in relazione il movimento e la comunicazione non verbale tra due o più persone.
Quindi,  penso è che ogni bambino dovrebbe avere la possibilità di provare questo tipo di esperienza, poichè, oltre ad essere estremamente utile, è soprattutto un modo divertente per imparare a lasciarsi andare e condividere momenti di svago e creatività con gli altri.
http://en.wikipedia.org/wiki/File:Virtual_dance_I.jpg



Ciao Marco...

Il 23 ottobre tutti abbiamo partecipato al dolore di una famiglia per la perdita del proprio figlio. Marco Simoncelli se n'è andato a soli 24, facendo ciò che più amava...correre in moto.
E' strano vedere immagini di questo ragazzo, sempre così sorridente e solare, e pensare che ora quei sorrisi e quel carattere così genuino e splendido, siano solo un ricordo...
Marco era un ragazzo come tanti...Ed è proprio grazie alla sua speciale semplicità che continuerà a vivere nel cuore di tutti noi...Cia Sic!

giovedì 27 ottobre 2011

L'acquaticità neonatale

E' risaputo che per ogni essere vivente, l'acqua rappresenta una risorsa fondamentale per la vita, ma per i bambini, questa può essere soprattutto una fonte di divertimento e di gioco: ecco perchè sempre più genitori iscrivono i propri figli a corsi di acquaticità.
E' una vera e propria familiarizzazione con l’acqua, che offre numerosi stimoli per la crescita e lo sviluppo dei bambini, anche di quelli più piccoli.  L’età neonatale, infatti, non rappresenta un ostacolo alla pratica del nuoto, e non ha nessuna controindicazione, poichè svolto fin dalla più tenera età, favorisce un corretto sviluppo psico-motorio del bambino, una migliore capacità di movimento e un miglior controllo respiratorio.
Soprattutto, l’avvicinamento all’acqua determina:
- una maggiore mobilità degli arti e del tronco;
-una maggiore tonicità dei muscoli;
- un miglioramento della respirazione
-un aumento dell’ossigenazione del sangue;- il miglioramento della circolazione sanguigna e delle prestazioni cardiache;
- la stimolazione dell’appetito, della funzionalità intestinale e dell’apparato urinario.
Il nuoto neonatale, inoltre, rinforza il sistema immunitario dei bambini determinando, in questo modo, una riduzione delle malattie e delle infezioni; non solo, l’attività in acqua comporta anche considerevoli vantaggi psicologici. I bambini che praticano il nuoto, infatti, appaiono più sereni, rilassati e allegri. L’acquaticità sviluppa nel bambino coraggio, fiducia, autostima e sicurezza, mentre la relazione con il genitore ne risulta rafforzata, e la socializzazione viene favorita dalla presenza degli altri bambini.
Il nuoto neonatale può essere praticato sin dai primi 3 mesi di vita. E’ consigliabile iniziare con i primi galleggiamenti domestici, per esempio nella vasca da bagno,  per poi passare alla piscina, in modo da rispettare i tempi e i ritmi del bambino. Durante le esperienze in piscina, è indispensabile la presenza fuori e dentro l’acqua di uno dei genitori che deve trasmettere al bambino sicurezza e tranquillità. Non è impossibile, le prime volte, che il bambino abbia paura ad entrare in piscina, è bene quindi accompagnarlo nella scoperta del nuovo ambiente, stimolando la sua curiosità e aiutandolo a decidere di entrare.
Di norma i corsi si svolgono in acqua bassa e in completa sicurezza, durano circa 9 mesi e si dividono in 3 fasi: adattamento, galleggiamento e immersione. Non bisogna spaventarsi e agitarsi quando il bambino si immerge in acqua. E’ importante ricordare che esiste un meccanismo innato detto glottide che permette al bambino di non respirare sott’acqua. Questo meccanismo si attiva spontaneamente nei primi 6 mesi di vita grazie ai 9 mesi passati nel ventre materno, è importante quindi, aiutare il bambino a prendere consapevolezza di questa sua capacità.
L’acquaticità è un’esperienza davvero unica, poichè è in grado di far vivere al bambino piacevoli sensazioni legate al mondo acquatico che risultano completamente diverse da quelle che gli fa provare il mondo terreste; sono sensazioni che il bambino condividerà con i genitori rafforzando così, il loro legame e la loro  relazione affettiva.
                             

 

venerdì 14 ottobre 2011

Bambini e tecnologia

Guardando il telegiornale di ieri, sono rimasta colpita da un servizio in cui si parlava della possibilità di utilizzare l'iPad come strumento di apprendimento per i bambini, già a partire dall'età di 2-3 anni. Esistono infatti applicazioni specifiche che permettono ai bimbi di disegnare, colorare, ascoltare favole, e addirittura imparare a scrivere. Tutto ciò è possibile grazie alla grande semplicità di utilizzo di questo strumento che permette, anche ai bambini più piccoli, di potervi interagire senza particolari problemi.
Ma è giusto che la tecnologia entri a far parte della vita di questi bimbi così presto?
Non dico che bisognerebbe permettere loro di usare il computer, o il cellulare il più tardi possibile, perchè è chiaro che strumenti come internet possono essere molto utili soprattutto in ambito scolastico; ma come futura educatrice, penso che un bambino di 2 anni dovrebbe guardarsi intorno, scoprire giorno per giorno com'è fatto il mondo che lo circonda, prendere in mano una matita e vedere come sia diverso disegnare su un foglio liscio o su un foglio ruvido; insomma, dovrebbe toccare con mano gli oggetti che non conosce ed imparare ad utilizzarli nella sua quotidianità, anzichè vederli o simularne l'utilizzo attraverso lo schermo touch-screen di un iPad...


Non c'è dubbio che la tecnologia abbia migliorato la nostra vita, ma credo che ci sia tempo per imparare a conoscerla ed utilizzarla...A questi bambini, per ora, dovremmo solamente lasciare le corse nei parchi e il giocare con altri bambini in carne e ossa!

sabato 8 ottobre 2011

Presentazione!!

Ciao!!Mi chiamo Ilaria, ho 20 anni, e frequento il corso di laurea in educatore nei servizi per l'infanzia, presso l'Università di Bologna. A tutti noi studenti del secondo anno è stato chiesto di scegliere un laboratorio di informatica, e io ho scelto quello di "comunicazione e pubblicazione online"..Tra le varie attività, ci è stato chiesto di creare un nostro blog...Ammetto di essere un po' agitata all'idea di doverne gestire uno tutto mio, perchè non l'ho mai fatto, e mai avrei pensato che sarei arrivata a crearne uno!!Per questo, spero di essere all'altezza della situazione, ma soprattutto, spero di tovare argomenti interessanti sui quali possa confrontarmi con tutti voi!! :)